I procedimenti di sbiancamento dentale, commercializzati attraverso internet, potrebbero rivelarsi una delusione per numerosi motivi; attratti da prezzi bassi, molte persone acquistano ingenuamente trattamenti sbiancanti senza una visita preventiva, cioè senza una corretta diagnosi da parte del proprio dentista sul tipo di discromia (differenza di colore) da cui il paziente stesso è affetto. Quello che apparentemente sembra essere un ottimo affare potrebbe diventare un'esperienza tutt'altro che positiva.
L'esatta definizione di sbiancamento dei denti, nella lingua italiana, è correzione delle discromie dentarie.
Ogni tipo di discromia ha caratteristiche diverse, e per questo l'odontoiatra deve trattarla diversamente da paziente a paziente; non è possibile ridurre a un unico protocollo, con identici materiali e metodi, il trattamento di tutte le discromie.
La diagnosi del tipo di discromia, a cura del medico odontoiatra, è importantissima perché è alla base del trattamento che permetterà la cura della stessa.
Le dentature che sono sottoposte ai soli perossidi per il trattamento delle discromie devono essere selezionate, non devono presentare gengiviti o malattia parodontale; inoltre la presenza di carie e tartaro non consente, già di per sè, alcun trattamento perché indica una scorretta igiene domiciliare che sicuramente inficerà nel breve o medio termine i risultati.La dieta, il fumo e altre abitudini sono altri fattori esterni che influiscono negativamente sui trattamenti effettuati dall’odontoiatra; non controllare o non sospendere questi comportamenti, porta all’insuccesso del trattamento.
Va inoltre considerata la presenza di otturazioni in composito e/o la presenza di manufatti protesici che non saranno intaccati dal perossido e manterranno la loro colorazione iniziale producendo colorazioni eterogenee con un effetto estetico negativo.
I rischi provocati da un non corretto trattamento delle discromie dentali sono anche di tipo estetico, potendo essere causa di manifestazioni come la presenza di aree "gessose" sui denti (segni di ipomineralizzazione dello smalto), oppure l'opacizzazione e/o la non translucenza degli elementi dentari, con possibilità di comparsa e/o accentuazione di zone discromiche a nuvola, chiamate white spot e tutto questo non fa che peggiorare il livello estetico dei denti.
Non sono da escludere, comunque, i rischi iatrogeni (ossia conseguenti al trattamento) per la salute orale, che possono esitare in gengiviti, necrosi pulpare, aumento della sensibilità, fenomeni di ischemia mucosa e/o gengivale.
Non sempre, soprattutto se si parla di salute, il sottocosto dei prodotti diventa un affare. In questo caso può segnare il destino del tuo sorriso.