La crisi ci fa trascurare il sorriso


Va bene che con la crisi in corso c'è poco da sorridere ma i dati mostrano che per colpa sua gli italiani rinviano le cure dei denti facendo risultare 2 milioni in meno di prestazioni dentistiche l'anno, non solo in Italia, ma anche all'estero. Lo spiega all'Adnkronos Salute Giuseppe Luongo, presidente della Commissione scientifica della Sio (Società italiana di implantologia osteointegrata), dopo un recente simposio di Amburgo dedicato alle novità del settore. Questo fatto può avere conseguenze anche gravi se si pensa che può portare il paziente ad affidarsi a cure a basso costo senza conoscere la qualità dei materiali usati e la professionalità dei medici interessati col conseguente rischio di peggiorare ed aggravare le condizionidel paziente stesso. Luongo spiega anche i tentativi fatti per ovviare al problema: "Non a caso qualche anno fa noi della Sio abbiamo messo in piedi un progetto di qualità in implantologia, per aiutare i cittadini a identificare i livelli minimi, al di sotto dei quali possono esserci dei rischi. E il ministero della Salute ha fatto lo stesso con il progetto 'Raccomandazioni cliniche in odontoiatria'". Il problema del flusso all'estero dei pazienti italiani comunque "è reale, e può presentare brutte sorprese".

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